I semi del male
Autore: William March
Traduzione: M. Hannau
Editore: Castelvecchi
Anno: 2011
numero di pagine: 242 p.
Isbn: 9788876155437
Rhoda è sempre stata considerata da tutti una graziosa bambina di otto anni finché, durante l'estate, non accade una terribile tragedia. Il cadavere di un ragazzino, compagno di scuola della piccola, viene rinvenuto sulle rive del lago prescelto per la tradizionale scampagnata di fine anno, con le mani e la testa deturpati da strani segni. Chi ha avuto il coraggio di compiere un delitto tanto atroce? Mentre la madre di Rhoda non riesce a credere a se stessa quando è costretta a scontrarsi con il lato oscuro di sua figlia, Monica Breedlove, studiosa di psicanalisi, si imbatte negli spaventosi disegni della bambina: incubi ad occhi aperti in grado di rinfocolare i sospetti già covati dalle maestre - consapevoli dell'odio provato da Rhoda nei confronti dell'amichetto assassinato - e da un custode, convinto di aver visto una ragazzina con le trecce e il vestitino rosso sulla scena di una disgrazia che, nel romanzo-capolavoro di William March, torna ad assumere le sembianze mostruose di un american dream tradito e deturpato.
La recensione di un libro a sera da (Elena)
Se si vuole comprendere questo libro si deve tener conto di quando è stato scritto e da chi, ossia l'inizio secolo scorso da un autore nato nell'ottocento. Un libro all'avanguardia allora, dalle tinte fosche derivanti dal perbenismo e la scoperta del male, o meglio, la presa di coscienza del male in quell'epoca post guerre mondiali. Scrittura interssante, così come la trama.
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