Non guardare nell'abisso
Autore: Massimo Polidoro
Casa editrice: Piemme
Anno edizione: 2011
Numero di pagine: 419 p.
ISBN: 9788853878
È una notte di luna piena. In un cimitero di campagna, una piccola processione guidata da un anziano sacerdote impaurito entra in una cripta. Ma non si tratta di un morboso rito esoterico: da una buca nascosta sotto l'altare riemergono mitragliatori, munizioni ed esplosivi. Un vero arsenale di guerra sepolto da chissà quanti anni. "Questi cambieranno ogni cosa" dice il leader del gruppo, estraendo il coltello che metterà fine alla vita del prete. È una tranquilla mattina estiva, a Milano. Bruno Jordan esce di casa per la solita corsa nel parco: è un periodo piuttosto piatto, nella vita dell'inquieto cronista di nera, dopo le vicende che l'anno prima lo hanno portato al clamoroso ritrovamento di una donna scomparsa. Forse anche per questo, di fronte all'irrituale e insistente richiesta di un ex senatore in pensione di aiutarlo a rintracciare la nipote che non ha mai conosciuto, Jordan cede e accetta l'incarico. Per questo, e perché Publio Virgilio Strazzi non è un ex senatore qualunque: è uno dei nomi più quotati per l'imminente elezione del prossimo presidente della Repubblica italiana. Cominciando le indagini, però, Jordan si rende conto ben presto che l'uomo gli ha raccontato solo una parte della verità. Dietro il nonno tormentato dai rimpianti si allunga l'ombra inquietante di un complotto che affonda le radici negli anni più tragici e irrisolti del dopoguerra. E dietro il vicino della porta accanto potrebbe annidarsi un nemico che aspetta solo il momento giusto per seminare morte e terrore. In una crudele corsa contro il tempo, Bruno Jordan si trova di nuovo faccia a faccia con l'abisso più nero dell'animo umano: questa volta, oltre alla sua, sono in gioco molte altre vite.
La recensione di un libro a sera (da Alessandra)
Di Polidoro avevo letto “Il passato è una bestia feroce” proprio perché era consigliato nel blog Unliberoasera, e mi era piaciuto molto. Purtroppo non guardare nell'abisso è di qualità inferiore, non tanto per lo stile di scrittura o la caratterizzazione dei personaggi, ma per la trama. La storia è una fantasia complottista che ha radici negli anni di piombo, quelli delle BR, quando la maggior parte dei lettori attuali non era ancora nata e sente come un'eredità distante anni luce. Anche per me è così. Ma non è il tema a essere opinabile, che forse può in minima parte, far conoscere un passato così brutto della storia della nostra nazione, ma piuttosto la serie improbabile di eventi che rende la trama poco credibile. Colpi di scena ed eventi fortunati che si concatenano troppo spesso e che divengono una forzatura rendendola inverosimile. Lo stile è piacevole ma la storia è debole e farsesca. Peccato...
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