giovedì 13 agosto 2020

 

L'orso



Autrice : Claire Cameron

Traduzione : Alessandra Osti

Editore : Sem

Anno di edizione : 2018

Numero di pagine : 207 p.

Isbn : 9788893900478





 
 
 
 
Bates Island, lago Opeongo, Canada. Anna, cinque anni, e suo fratello Stick, tre, sono accampati con i genitori in un remoto parco nazionale. Anna sente la madre che urla. All'improvviso il loro padre apre la tenda, li porta fuori e li spinge dentro la gigantesca scatola refrigeratrice della famiglia. La blocca e incunea una pietra sotto il coperchio per permettere loro di vedere fuori. I bambini non sanno cosa sta succedendo, ma diventa gradualmente chiaro al lettore che un orso sta attaccando i genitori. Dopo questa apertura scioccante, il romanzo segue le sorti dei due bambini, costretti a badare a se stessi. "L'orso", il capolavoro di Claire Cameron, è narrato da Anna, la figlia maggiore; il suo è un flusso di coscienza giovane e innocente, che, poiché non comprende veramente quello che vede, inizialmente sembra "offuscare" l'azione. È proprio questo divario tra la comprensione "opaca" di Anna e la visione complessiva dedotta dal lettore che conferisce a una prosa così semplice il suo potere. La storia diventa quindi un ritratto interessante di come una bambina affronta l'abbandono, la perdita di autorità, la sopravvivenza e il dolore. La visione infantile del mondo è autentica e affascinante, molte immagini sorprendenti rimangono impresse, immagini create dalle interpretazioni di Anna e dalla fantasia del lettore.



La recensione di un libo a sera (Da Rebecca )



Il libro prende il lettore fin dalla prima pagina, due bimbi che devono sopravvivere alla natura che mostra il suo lato primordiale, brutale e spietato, perché ogni essere in natura vuole sopravvivere non solo l'uomo. Sarà difficile per chi lo leggerà non immedesimarsi nella piccola Anna che si trova ad affrontare per davvero le paure ancestrali dei piccoli. Claire Cameron riesce a raccontare tutto questo in modo esemplare, scorrevole e coinvolgente fino a fare mancare il respiro.



Consigliato.


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